PRIMAVERA

una poesia di Anna Murabito

gogh42

Già cresce il giorno.
E divaga in fantasia di bacche
e di riflessi.
All’improvviso
è verde improrogabile
respiro improrogabile
velluto sulla scorza dell’inverno
festa profonda e oscura
del sangue.
Apre le danze la mimosa amara
accesa di sole, vestita di vento.
Si sente sommesso il pianto
dei mandorli illusi e scervellati:
la terra ancora per poco
sarà rosa di fiori
bruciati dal gelo.
Nella natura ebbra di richiami
la pioggia profuma
di colori.

Anna Murabito     annamurabito2@gmail.com

PRIMAVERAultima modifica: 2021-04-04T11:50:33+02:00da helvalida
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2 pensieri su “PRIMAVERA

  1. Siamo nell’antica Ellade. Scompare il mondo meccanizzato. Tornano gli elementi primigeni, la natura si risveglia da un letargo misterioso e riprende il suo vigore “ebbra di richiami”. I fiori sbucano alla vita e anche l’uomo partecipa alla “festa profonda e oscura del sangue”. Al risveglio anche “la pioggia profuma di colori”. Sembra di scorgere Proserpina che ad Enna ride tra mazzi di fiori. Anna Murabito ha questa sua propria capacità di ricreare un mondo forte e delicato, attuale e antico, in ogni sua manifestazione poetica. Sedotti, a ringraziamo.

  2. Da questo splendido inno alla natura nasce il desiderio di viverla come un sostegno.
    L’ho sentito altre volte, fino a motivare il verso che mi nacque spontaneo, attribuendo alla natura questa peculiarità, in un momento speciale della mia vita.
    “La natura mi aiuta col suo fiato, nel dolore e anche nella gioia”.
    Oggi mi piacerebbe potere sostituire “mi aiuta col suo fiato” con “ci aiuta col suo fiato”.
    Santuzza.

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