LA TENDA

una poesia di Anna Murabito

Era d’autunno
quando riposi la tenda
blu e turchese.
Quel giorno
fu come appendere al chiodo
l’aria e il mare
il desiderio
di stagioni ignote.
Prendevo il caffè sulla terrazza
nel freddo del mattino
per non dimenticare
per imbarcarmi ancora con Ulisse.
Domani
un uccellino
nel nido tra le canne
conoscerà la luce,
si apriranno le ali del gabbiano
tra i grattacieli nella prima nebbia,
il teatro delle nuvole
offrirà un’altra replica,
sulle strade fiumi d’acciaio
trasporteranno vite.
Cerco i miei stivali
alti, di gomma,
per guadare i fiumi
e vedere le pietre muschiose
in fondo all’acqua.
E non li trovo.

Anna Murabito      annamurabito2@gmail.com

LA TENDAultima modifica: 2023-03-05T18:11:43+01:00da helvalida
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8 pensieri su “LA TENDA

    • Questa “vena poetica” si nutre anche dell’attenzione e della considerazione degli amici. Grazie, Carlo.

  1. Stupenda poesia ! Il desiderio di nuove conoscenze e la mancanza di speranze sono espressi con originalità e grande bellezza.

  2. Un’esperienza simile alla mia! Voglio dire: passare dalla vita nomade, felice e piena di avventure a “prendere il caffè in terrazza”, che è anche un’immagine in sé poetica ma, si capisce, definisce l’individuo borghesotto (come io sono, helas!). La seconda parte della poesia mi ha fatto riflettere molto.
    Ciao.

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