L’INNOCENTE FRENESIA DELLE ANATRE

un racconto di Anna Murabito Si allungò sul lettino, composta, un po’ rigida, come chi recitasse il riposo o la riflessione. O come chi si apprestasse ad eseguire un esercizio fisico impegnativo, quelli per cui bisogna “svuotare la mente”. Sono contenta di essere sdraiata, pensava. In quella posizione le rughe intorno alla bocca si distendono e poteva essere ragionevolmente sicura, … Continua a leggere