una poesia di Anna Murabito
ESILIO
Novembre 2022
Torna l’autunno
e mi avviluppa
come un vecchio maglione
profumato di pioggia e di passato.
Riconosco il suo canto
sento il suo fiato
carezzevole di nebbia
mentre il seme del grano
si muove sotto la terra.
A quest’ora
le luci saranno già accese
nelle mie strade
e nel porto di Odessa.
Qui
fin dove l’occhio arriva
vedo un altro mare:
oggi punte di vetro
e scaglie di madreperla bianca
si rincorrono.
Brevi folate scorticano l’acqua
sventagliando pulviscoli di gocce.
Qualche relitto muore sulla sabbia.
Oltre la strada
il bosco di pini
odora di resine dense
come lacrime di cera.
All’improvviso piove forte.
Sul selciato
le pozzanghere fresche
si ingrossano
come giovani acquitrini
sono già poltiglia
le foglie secche
che ancora crepitavano.
Ovunque vedo laghi di tristezza.
Vorrei essere un uccello
che si copre il capo con l’ala
per difendersi.
Vorrei volare
fino alla spiaggia di Odessa.
Anna Murabito annamurabito2@gmail.com
L’ennesima meraviglia scritta dalla nostra Alida, che riesce sempre a descrivere con maestria le peculiarità del tempo e dei luoghi, rievocando sensazioni ed emozioni autentiche e profonde.
Ogni qualvolta leggo un suo scritto, mi sento sempre più leggera , nutrita interiormente e profondamente pervasa da una moltitudine di emozioni delicate, ma al tempo stesso intense.
Ringrazio il suo talento e la sua generosità nel condividerlo con i lettori.
L’argomento della poesia mi tocca profondamente perché rispecchia alcuni aspetti del mio animo.
L’amore per l’autunno, il ricordo del mio paese d’origine
unito a un grande senso di nostalgia .Infine il velo di tristezza che avvolge la natura umana.