una poesia di Anna Murabito
Ieri
lungo i grandi viali
una nebbia sabbiosa
dorava i primi fiori
delle jacarande.
Il sole del tramonto
accendeva aureole
in cima a quelle sagome frementi,
angeli
si confondevano
in abbracci.
Il viola era acqua
ed era cielo.
Oggi piove fango
sugli ombrelli
sulle mani
e il sole non ha voglia di giocare.
Gli alberi sono di nuovo alberi
il viola è triste sull’asfalto.
Senza invito, fatale
come l’alta marea,
si presenta la morte
alla festa di compleanno
della giovane estate.
La sua ombra
avvelena
gli immensi profumi
della sera.
Anna Murabito annamurabito2@gmail.com
LA BREVE ESTATE DELLE JACARANDEultima modifica: 2024-05-12T14:44:17+02:00da
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