PENSIERI DA LOCKDOWN
di Bernard Levinson
(traduzione di Nicola De Veredicis)
Da qualche tempo sto riflettendo, essendo chiuso in casa dal lockdown, su cosa potrebbe succedere se la coppia costretta a vivere insieme non andasse d’accordo. Individui disparati uniti forzatamente per un certo periodo di tempo. E la coppia perfetta per questa situazione mi ha improvvisamente colpito la mente. La classica coppia incompatibile di tutti i tempi! Il marchese de Sade, che ci ha regalato un sadismo terrificante, e il gentile Sacher-Masoch che a sua volta ha formato il modello per il masochismo. Uno si divertiva a dare dolore, l’altro a riceverlo …
Erano entrambi scrittori. Questo rende facile la storiella. Quasi si sovrappongono nel tempo. Sade morì nel 1814, Masoch nacque nel 1836. Sade visse a Parigi e Masoch a Vienna. Ma in un colpo solo, li abbiamo uniti a braccetto camminando lungo la Senna. Tutta Parigi è fuori a prendere l’aria della sera.
Donatien Alphonse Francois Marquis de Sade è vestito come un pavone. Sete sgargianti, elaborate, fluenti. Nastri lucenti e pizzi. I suoi capelli sono ondulati e incorniciano il suo volto aristocratico. Porta un bastone assai riccamente intagliato. Non è un semplice bastone da passeggio, sebbene abbia le stesse dimensioni. È di moda portare un bastone così delicato. Se ci si mette in posa, aggiunge un elaborato equilibrio alla visione di insieme.
Leopold von Sacher-Masoch è molto più dimesso. È vestito come un operaio. I suoi vestiti sono scuri e aderenti. I suoi capelli sono lisci pettinati all’indietro, con baffetti a setola che crescono da ciascuna narice.
È l’inizio della sera. Le stelle hanno bucato il cielo del tardo pomeriggio. Già molte di loro sono cadute sulla superficie del fiume che scorre dolcemente. L’aria è piena di profumo, con erbe, fiori e alberi delle Tuileries. L’aria galleggia come avviene solo a Parigi. Una morbidezza e una leggerezza inebrianti. Sade sta arringando Masoch. Agita il suo bastone come un’enorme bacchetta enfatizzando il ritmo del suo discorso. Sta descrivendo la brutale e squisita violenza sessuale su una donna che aveva incontrato. La sua estasi. La terribile angoscia della donna.
“Leopold, purtroppo ha perso conoscenza. Ero al settimo cielo. È stato un peccato. “
“Donatien, mio caro amico”, disse Masoch con una voce dolce. “È possibile che anche a lei piacesse il dolore?”
“Leopold!” ruggi’ Sade. “Devi trasformare tutto nella tua miserabile, incredibilmente triviale maniera meschina? È questo ciò che accade in tutti i tuoi scritti? Con qualsiasi cosa? Ecco, che ne dici di questo fiume? Suppongo che anche qui troveresti un modo per farlo piagnucolare?”
“Ebbene sì, suppongo di sì … tu non vorresti, Donatien, magari solo un po’?” “Io? Questo è sempre stato un fiume arrabbiato, che sbatte da sempre sui piloni, che a loro volta fanno tremare il fiume di paura. E tu, davvero, come lo descriveresti, Leopold? ” “Io?” rispose Masoch dolcemente. “La Senna è intrappolata. È stretta tra queste spietate sponde. I ponti ne deridono il doloroso viaggio. I piloni si introducono nel cuore del fiume. Puoi sentire il fiume piangere … “
“Sei un imbecille!” Un altro ruggito di Sade. E poi fece la cosa inevitabile, imperdonabile. Colpi’ Masoch con il suo bastone. Lo colpi’ piu’ e piu’ volte. Tutti si fermarono a guardare la scena. Un gentiluomo aristocratico, che stava picchiando un uomo più giovane. Al di sopra delle grida della folla che si radunava, al di sopra degli alberi e gli oscuri ponti meditabondi, e’ possibile sentire la voce di Sade. Urla irosamente: “Imbecille! Idiota! Debole senza speranza! “
E come un metronomo, il tonfo del suo bastone che scende sulla schiena di Masoch. E, se si ascolta attentamente, si puo’ sentire la voce di Sacher-Masoch. Ripete, ancora e ancora: ” Sì. Sì. Sì….”
LOCK DOWN THOUGHTS
I have pondered for sometime now, being locked down, what it would be like if the couple just didn’t fit. Disparate individuals thrust together for a moment in time. The obvious couple suddenly hit me. The classic all time odd couple! The Marquis de Sade who gave us terrifying sadism, and the gentle Sacher-Masoch who in turn formed the template for masochism. One enjoyed giving pain, the other being hurt…
They were both writers. That makes it easy. They almost overlap each other in time. De Sade died in 1814, Masoch was born in 1836. De Sade lived in Paris and Masoch lived in Vienna. In one sweep we have them together arm in arm walking along the Seine. All of Paris is out taking the evening air.
Donatien Alphonse Francois Marquis de Sade is dressed like a peacock. Flowing elaborate flamboyant silks. Bright ribbons and lace. His hair is waved and crowns his aristocratic face. He carries a highly ornately carved stick. It’s not a walking stick, although it’s the identical size. It’s the fashion to carry such a delicate stick. If you strike a pose, it adds an elaborate balance to the overall picture.
Leopold von Sacher-Masoch is far more subdued. He is dressed like a worker. His clothes are dark and tight fitting. His hair sleeked back, a small bristled moustache growing out of each nostril.
It is early evening. Stars have broken the late afternoon sky. Already many of them have fallen onto the surface of the soft flowing river. The air is filled with scent, grasses, flowers and the trees of the Tuilleries. There is a buoyancy in the air that exists only in Paris. A softness and a heady lightness. De Sade is haranguing Masoch. He waves his stick like an enormous baton emphasizing the rhythm of his speech. He is describing the brutal exquisite sexual assault on a women he had met. His ecstasy. Her terrible anguish.
“Leopold, unfortunately she lost consciousness. I was in seventh heaven. That was sad”
“Donatien, my dear fellow,” in a soft differential voice. “Is it possible that she too enjoyed the pain?”
“Leopold!” De Sade roars. “Do you have to twist everything into your own miserable, unbelievably trivial self effacing way? Is this what happens in all your writings? About everything? Here, how about this river? I suppose even here you would find a way to make it whimper?”
“ Well yes, I suppose so… wouldn’t you Donatien, I mean just a little?”
“”Me? This has always been an angry river beating forever on the
Pylons, making the battered river bank shrink in fear? And how indeed would you describe it Leopold?”
“Me?” softly. “The seine is trapped. It is squeezed between these merciless banks. The bridges mock its painful journey. The pylons tear into the heart of the river. You can hear the river cry….”
“You are an imbecile!” Another roar from de Sade. And then he did the inevitable, unforgivable. He struck Masoch with his stick. Struck him again and again. Everyone stopped and stared. Here is an aristocratic gentleman beating a younger man. Above the shouts of the gathering crowd, above the trees and the dark brooding bridges, you can hear de Sade’s voice. He is shouting passionately. “Imbecile! Fool! Hopeless weakling!”
And like a metronome, the thump of his cane on Masochs back.
If you listen closely, you can hear Sacher-Masoch’s voice:
He is repeating again and again…..
“Yes. Yes. Yes…”
Bernard Levinson