AUTUNNO 2021

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Musica di B. Marcello/J.S. Bach:  dal Concerto in D Minor, BWV 974

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una poesia

di Anna Murabito


Sono tonfi, i suoi passi.
La voce corposa, bruna,
sovrasta
gli acuti rossi dell’estate.
Ora l’ombra striscia
sui muri di pietra
erige
baluardi di bruma
e di silenzio.
L’immagine del primo ramo
spezzato
si ferma nell’anima
come un’incrinatura
sul vetro
come un trasalimento
di dolore.
Piogge distratte
coprono campi spogli.
Macchie di fango
sul viola dei tramonti.
Le rotte nere degli uccelli
incidono un addio nel cielo.
Pomeriggi interminabili
pensieri lenti
posati sul tavolo
accanto al the che fuma
mentre la sabbia scorre
nella clessidra inerte.
Colori nascosti
nelle ferite dell’autunno.
La notte presto confonderà
nel niente
il buio ancora vivo,
si apriranno gli occhi delle stelle
come pupille sperse.
Nel bosco c’è un sentiero:
tra foglie morte e ricci di castagno
una culla di muschio
accoglie il vagito dei ciclamini.

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Anna Murabito      annamurabito2@gmail.com

AUTUNNO 2021ultima modifica: 2021-10-29T15:46:20+02:00da helvalida
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15 pensieri su “AUTUNNO 2021

  1. Cara Anna, sei una fonte inesauribile di immagini bellissime che si rincorrono affannosamente l’una dopo l’altra. Descrizioni sorprendenti, colori, visioni manipolate con mani esperte e partecipi. Altri tasselli di una tua rappresentazione del mondo filtrata attraverso il crivello dell’arte. Tutto bello.

  2. Non amo l’autunno, lo subisco.
    Una sola cosa mi aiuta a superarlo:
    é ciò che magistralmente Alida mette in luce con gli ultimi versi:
    “Una culla di muschio accoglie il vagito dei ciclamini”.
    che, forse,lsono la “sua” ed anche la “mia” voglia di rinascita.
    Santuzza.

  3. Alida, ti ammiro. Con tutte le catastrofi che avete a Catania in questi giorni, riesci ancora a scrivere poesie belle come questa. Peccato che quest’anno l’autunno, insieme ai ciclamini abbia portato il ciclonino. Che pero’ vi ha solo sfiorato, grazie al cielo. 🙂

  4. Dopo gli eccessi dell’ estate, mite e discreto arriva l’autunno. E’ come passare da Ciajkovskij a Bach https://www.youtube.com/watch?v=SmdLkPmFAgw .
    Stravinskij diceva che la musica è fatta di quello che non si può scrivere. Credo si riferisse al momento dell’esecuzione e interpretazione del testo musicale. Perché per quanto accurate possano essere le indicazioni dell’autore, non tutto può essere scritto sullo spartito musicale. Qualcosa di simile avviene con la poesia, quando il testo suggerisce immagini come “ i colori nascosti nelle ferite degli alberi”. Un autunno in versi belli e suggestivi. Brava Anna.

    • Proprio Carlo più volte mi ha detto che il mio è un blog di amici, da cui dovrei uscire in vista di qualcosa di meglio che mi consenta maggiore visibilità. Lui lo dice nel mio interesse, così come solo nel mio interesse mi ha aiutata a vincere l’ostilità per l’approccio tecnologico, ma io sto molto bene in questo blog di amici. Credo sia il meglio che possa offrire la vita: i pochi con cui si possa comunicare sul piano intellettuale ed emozionale. Dall’altra parte c’è un improbabile consenso di ignoti, di cui tutto sommato poco m’importa.
      Grazie a tutti.

  5. A proposito di amici, tutti i frequentatori di questo blog sono “pazzi” per la musica. Ringrazio Carlo anche a nome loro per il pezzo di sublime bellezza.

  6. Alida carissima, il tuo talento in questa poesia è arrivato con un impatto prorompente e straordinario dritto all’anima.
    Sin dalla prima lettura , ho pensato che questa poesia fosse qualcosa di spettacolare, di speciale, superiore a qualunque altra forma di bellezza si possa cogliere in un’ espressione artistica di alto livello.
    Le immagini scelte accuratamente, le emozioni che pervadono ogni singolo pensiero intriso di delicata raffinatezza, la sottile e dolcissima malinconia magistralmente espressa con similitudini descrittive della natura, rendono questa poesia , un CAPOLAVORO.

    • Un caloroso “Benvenuta nel blog” ad Anna S., un’amica relativamente recente. E un grazie commosso per il suo commento.
      Quando una corda di pianoforte, vibrando, ne fa vibrare un’altra, è segno che tra le loro frequenze c’è una parentela. Spirituale, nel nostro caso. Cosa bellissima tra amiche.

  7. Apprezzo molto le poesie di Anna perché mi coinvolgono e toccano sempre le corde della mia anima. I versi raffinati ed eleganti personificano l’autunno e ne descrivono le caratteristiche con immagini di così grande bellezza e originalità che si imprimono nella mente. Colpiscono quelle del “ramo spezzato ” che lacera e strazia l’anima e quella “rotte nere di uccelli incidono un addio nel cielo “.

  8. Poesia, bellissima, video, musica, tutto stupendo. Ma dissento dalla citazione dell’autore della musica.

    L’autore non e’ Bach, ma Benedetto Marcello. Bach ne fece soltanto una trascrizione per clavicembalo.

    https://musictales.club/article/marcellos-oboe-concerto-arranged-bach-and-mistakenly-attributed-vivaldi

    Traduco il primo paragrafo:

    Concerto in D minor for oboe, strings, and continuo, also known as Marcello’s Oboe Concerto, can rightfully be called a true masterpiece of the Baroque era, although its authorship had remained in question well into the 20th century. Various sources at different times attributed the piece to J. S. Bach, Antonio Vivaldi, and Benedetto Marcello but it is now known for certain that the real author of the oboe concerto was the Venetian composer Alessandro Marcello.

    Concerto in Re minore…eccetera, anche conosciuto come Concerto per Oboe di Marcello, puo’ essere definito come un vero capolavoro dell’ era barocca, sebbene il suo autore sia rimasto in questione fin ben dentro il ventesimo secolo. Varie fonti, in differenti occasioni, l’hanno attribuito a JS Bach, Antonio Vivaldi e Benedetto Marcello, ma oggi si sa per certo che il vero autore del Concerto per Oboe fu il compositore veneziano Alessandro Marcello.

    Un po’ di campanilismo, suvvia!

    Un caro saluto

    • Caro Nicola,
      la questione che ha sollevato può essere vista con gli occhi dei contemporanei o con gli occhi di chi è vissuto allora. Nella nostra epoca temiamo talmente il plagio, o anche semplicemente che qualcuno ci rubi “l’idea”, che siamo ferocemente per l’ “originalità”. Guai a chi non è originale. In passato non sempre è stato così, in particolare nel mondo della musica. Per esempio, non so quanti autori hanno composto dei pezzi sul tema della “Follia”, che a me è sempre parso piuttosto insignificante, ma a quanto pare mi sbaglio, E poi l’orchestrazione è un’operazione tanto sapiente, tanto difficile e dai risultati talmente diversi, quale che sia il tema, che giustamente si annunciano i “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij come di Musorgskij-Ravel. Perché l’orchestrazione di Ravel è anch’essa un capolavoro. E che dire delle variazioni su un tema di Haydn, di Brahms? Contava più l’eccellente melodia di Haydn o tutto ciò che ha saputo farne il maestro amburghese? Ciakovskij ha messo nel “Capriccio italiano” una (volgarotta) canzone, e Mahler ha inserito nel Titano l’insulsa canzoncina che in italiano chiamiamo “Fra Martino Campanaro”..
      Nella specie riconosco che preferisco il pezzo di Marcello per oboe alla versione di Bach per clavicembalo, ma essenziale è che il risultato sia bello, non chi abbia per primo trovato la melodia.
      La melodia è importante nelle canzoni perché lì non c’è altro, per così dire. Star Dust è una melodia, e non importa né chi la canta né con quale accompagnamento. Carmichael è l’autore e tutti gli altri sono quelli che ne fanno una loro versione, spesso senza niente aggiungere a ciò che hanno realizzato altri interpreti. La musica sinfonica è un’opera talmente complessa, talmente “culturale”, che quando penso che i compositori compongono in silenzio, dinanzi ad un foglio pieno di righi musicali, finisco col pensare che sono dei semidei. E mi sono sentito un analfabeta la prima volta che ho letto che è stupido stupirsi di Beethoven che componeva grande musica da sordo. “Tutti ci compositori compongono come se fossero sordi, diceva quel testo, tutta la musica e tutti gli effetti dell’orchestra, li hanno in testa”. Lo ripeto, una testa da semidei.

  9. Carissima Alida,
    Due notizie mi arrivano improvvise e graditissime: la realizzazione del video da parte tua, come mi viene specificato da Carlo e la traduzione di Gianni. Ho ammirato la tua abilità tecnica e ho “amato” l’Autunno di Gianni.
    Grande abbraccio a voi due e anche a Carlo che ammiro.a.
    Santuzza

    • Ciao, Santuzza. La mia “abilità tecnica” è niente rispetto a quella di Carlo, che deve insegnarmi ancore moltissime cose. Carlo è innanzi tutto un uomo di cultura e buon gusto, con cui mi piace dialogare. Anche io amo la traduzione di Gianni.
      Grazie di tutto e un abbraccio.

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