PITTORI

I lettori del blog conoscono gli articoli contenuti in questo libro. Raccoglierli e arricchirli di numerose immagini mi ha fatto passare molti giorni a contatto con la bellezza, rischiando la nota “Sindrome di Stendhal”.

L’incontro con l’arte è un’esperienza inesauribile scandita ad ogni occasione da umori nuovi e nuove meraviglie: credo che in questo stia la sua peculiarità. Sul piano intellettuale anche il commento migliore non rappresenta mai una parola definitiva.

Ringrazio caldamente Carlo Casagni, coautore infaticabile e generoso per la parte tecnica. 

Anna Murabito  annamurabito2@gmail.com

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PITTORIultima modifica: 2022-01-22T18:28:46+01:00da helvalida
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15 pensieri su “PITTORI

  1. Avverto gli amici che, a causa di un’invasione di Spam, i commenti non appariranno immediatamente, ma solo dopo che io li avrò letti ed approvati. Non è una mia scelta: sono costretta a “moderare” i miei stessi commenti.
    Buon sabato sera a tutti.

  2. Una pregevolissima summa degli scritti di natura pittorica di Alida. Una collezione che conservero’ per sempre, e che spero col tempo si arricchisca di nuovi pittori. Alida, qualche suggerimento? Che ne pensi di Picasso? O Goya?

    Alida ha il potere di entrare nell’animo di pittori di diversissima ispirazione. Non riuscirei, ad esempio, a trovare niente di piu’ distante che l’arte di Hieronymus Bosch da quella di Jakobus Pierneef. Lei riesce a comprendere chiunque.

    Siamo privilegiati, noi appartenenti a questo gruppo di amici, di poter godere di tali delicatezze. Ieri sera ho mostrato il video di Chagall a mia moglie (con il Kol Nidre), e lei si e’ commossa.

    Ed e’ questo il mio unico cruccio: il fatto che tali perle vadano soltanto ad un gruppo ristretto di persone. Sto cercando disperatamente di convincere Alida ad aprire un profilo su Facebook. TUTTE le grandi scrittrice italiane ne hanno uno, con seguiti immensi di estimatori. E perche’ non Alida? Che (per me) e’ la piu’ grande?
    Ma non mi sembra voglia saperne. Qualcuno mi aiuta?

    • Carissimo Nicola, grazie per le parole sempre gratificanti. E che tua moglie si sia commossa con le favole blu di Chagall raccontate da una musica suggestiva e toccante come il Kol Nidrei non mi meraviglia.
      Quanto a Facebook, non vorrei sembrarti snob, ma la gestione di questi Social Network mi impensierisce. Il tempo che Giove ci ha assegnato non è infinito e non voglio sprecarlo in chiacchiere che non mi si addicono. Non si tratta di essere sorda ai consigli (affettuosi e disinteressati), ma tutti i contatti avuti finora si sono rivelati deprimenti.
      Carlo ha molto insistito per inserirmi nel mondo tecnologico ed io gliene sono grata: ma una cosa è aprire un canale Youtube che mi consente di comunicare “col mondo” senza contatti diretti, una cosa gestire richieste insistenti di “amicizia” che non saprei come rifiutare e che non vorrei avere. Quanto ai follower, alcuni miei scritti sono stati “messi” su Facebook da amici cari (anche da te) senza alcun riscontro.
      I molteplici gruppi letterari che esistono su Facebook hanno un livello sbalorditivamente basso. Carlo ha voluto proporre una mia poesia all’interno di uno di questi gruppi e gli è stato detto che parlo difficile, come nell’800. “E allora, come deve parlare un poeta?”, ha chiesto Carlo. “Col linguaggio di ogni giorno”, gli hanno risposto. “Fatemi un esempio”. “Montale”, hanno detto. Senza sapere che non c’è poeta più freddo altero e aristocratico di Montale. Qualche giorno dopo il direttore di questo gruppo letterario ha proposto una sua poesia che faceva così (grosso modo): “Ci sono molti modi di dire buongiorno. Bisogna vedere con che labbra si dice.” Applausi. Poesia profonda, toccante, hanno commentato. O qualcosa del genere.
      Gianni pure è stato vivamente invitato ad entrare in Facebook, e ci ha provato per qualche giorno. Ma – a parte il fatto che i suoi articoli non hanno avuto alcuna eco – ci si è trovato malissimo tecnicamente e, contando di rispondere “no” a tutte le eventuali richieste di amicizia, sapeva anche di partire col piede sbagliato. Ha insistito finché ha potuto, anche per gratitudine alla gentile corrispondente che l’aveva invitato – ma la conclusione è stata quella prevedibile: seppure con molta fatica è riuscito a “cancellarsi” da Facebook, ma ancora oggi riceve assurde richieste di amicizia sul telefonino, da perfetti sconosciuti, sempre che non siano nomi di fantasia. Neanche lui si sente di incoraggiarmi. E poi – dice – per “vendere” poesia! Se spacciassimo foto porno, magari…
      Credo che si tratti di una strada sbagliata per me.

      • Carissima Alida, sono d’accordo con te, malgrado ritengo sarebbe giusto che il tuo talento fosse conosciuto e apprezzato da molti.
        Ritengo anche che il tuo livello sia talmente elevato e unico, da poter essere compreso e apprezzato profondamente da pochi.
        Non sono i numeri, le grandi quantità, né tantomeno i social, a poter gratificare un’artista dall’animo sensibile come te.
        I rari ai rari, come diceva il grande Nietzsche.
        Grazie infinite per i momenti di assoluta estasi dei sensi che susciti con le tue meravigliose poesie.

        • Grazie ad Anna S., l’ultima delle mie amiche (solo in ordine di tempo) che sta vincendo la timidezza e con passi gentili sta entrando anche lei nel blog.

    • Concordo su tutto. Le persone cui ho segnalato il lavoro di Alida non hanno parole per esprimere la felicità provata nella lettura delle pagine del libro in oggetto. Alida è brava ma provoca in me uno stato di inquietudine perchè temo di non essermi appropriata o di non aver capito fino in fondo la mole di pensieri esternati dalla nostra cara amica.

      • Bentornata a Lina, che mancava da molto tempo dal blog. Sarei lieta di meritare la metà dei suoi apprezzamenti.
        Continuo a scusarmi per il ritardo con cui appaiono i commenti: sono sempre alle prese con la SPAM.

    • Grazie infinite a Peter. Gli sono grata dell’invito alla condivisione sul web ma, in un anno, avendo sempre indicato il mio indirizzo di posta elettronica sui video pubblicati, non ho ricevuto “una sola” mail.
      Mi tengo stretti gli amici e la loro qualità mi ricompensa del numero.

  3. Giancarlo Alù mi ha scritto un commento che è un’ode celebrativa :-). Ne riporto dei passaggi, ancora un po’ imbarazzanti per me. Solo per dare l’ennesima dimostrazione della creatività della sua prosa.

    … capisci che non è possibile fare un commento al tuo commento che non è solo una esegesi dell’operato dell’Artista, ma è una acuta ermeneutica che sconfina nella psicologia funzionale, nella semiotica pura, da fare tremare i polsi del lettore che regge il libro, e nel tuo caso che fa tremare gli occhi e tutto il suo spirito.
    Hai fatto una grandiosa, condensata, piccola bomba, un ordigno esplodente… Il grande Marangoni sarebbe rimasto ustionato ma molto ammirato dai tuoi commenti critici…
    Ovviamente man mano che procedevo nella lettura , incespicavo in alcune tue affermazioni e se avessi avuto il cartaceo del libro avrei sottolineato a matita i passi più, per me, opinabili secondo la mia limitata esperienza.
    Insomma la tua è stata la corsa del cavallo di un generale alla carica eroica, come in un quadro di David, che nella furia ha schizzato terra e fango ma alla fine ha portato il suo cavaliere ad una gloriosa vittoria. Io con il mio asinello venivo appresso ad esso, analizzavo il galoppo e mi accorgevo che talvolta si formavano nel cielo, a conseguenza di ciò, delle meravigliose aurore boreali create da radiazione esplose dalla superficie del sole.
    Insomma intendo dire che questo tuo piccolo ennesimo capolavoro non può essere registrato come critica d’Arte. E’ molto, molto di più … è una visione onirica e nello stesso tempo totalmente materialistica di considerare l’Arte.
    La tua Arte letteraria e poetica è tutta così travolgente, intuitiva, ed immaginifica che lascia alla fine un’eco e una vibrazione nell’anima del tuo lettore che vi rimangono a lungo, come il battito di una campana di bronzo purissimo calibrato… Brava. Unica.

  4. Carissima Alida,
    ho ammirato moltissimo il tuo libro. Tu continui a stupirmi per la vitalità culturale che hai , che diffondi, e che ti spinge sempre verso nuove creazioni.
    Eppure avrei dovuto immaginarlo , che eri tutta da scoprire!
    Dissi a Pippo dopo averti conosciuta, tanti anni fa:” Oggi ho sentito parlare il più bell’italiano della mia vita !” Eri tu che lo parlavi e lo facevi amare a me che non lo amavo. Ora lo scrivi, in prosa , in poesia, lo usi con competenza, precisione, me lo fai amare, qualunque sia l’argomento che tratti.
    Cosa mi riservi per il prossimo futuro?
    Santuzza

    • E grazie infinite anche alla mia amica Santuzza. Dicevo a Peter proprio stamattina che avere amici come voi non mi fa rimpiangere i follower che non ho.
      Non ho progetti. Forse l’ennesima divagazione dalla mia terrazza :-). Intanto, per allenarmi, ho ripreso a fotografare i tramonti. “Vediamo chi si stancherà prima” diceva ieri mio marito, “se tu di fotografare o il sole di tramontare”. 🙂

  5. Conoscevo gli articoli di Alida già pubblicati sul blog. Che essi mi sembrino assai apprezzabili, detto da me, nulla aggiunge alle valutazioni positive di tutti. Ma questa volta si tratta della realizzazione di un’opera multimediale. Per questo non può passare sotto silenzio il contributo tecnico di Carlo Casagni. Se all’edizione di questo libro lui avesse collaborato con un paio d’ore al computer, basterebbe il ringraziamento che l’autrice ha inserito nello stesso volumetto. Ma io sono stato testimone delle infinite ore passate da Alida e Carlo al telefono, pianificando, studiando, correggendo, limando, scambiando decine di mail e di fotografie, fino a non poterne più. Non solo l’impresa è risultata difficile, ma in qualche momento disperante perché nessuno dei due aveva affrontato un compito di questa portata.
    Questo per dire che, se dal punto di vista artistico il libro ha certo una sola autrice, per la parte pratica, gli autori sono due. Ringrazio dunque anche Carlo per questo bel libro che essi ci hanno regalato.

  6. Anna, ormai da molti anni apprezzo le tue poesie e i tuoi saggi. Sai bene che non conosco scrittore di oggi che sappia coniugare come te nella scrittura classicità e luminosità. Che tu non sia in cima alle valutazioni nell’ambiente letterario non mi stupisce, vista la qualità attuale della nostra letteratura. Ma verrà il giorno che si accorgeranno del tuo indiscutibile valore, alto e sicuro, e avrai il posto che meriti. Quanto ai saggi sui Pittori, ha ragione Giancarlo quando scrive “…questo tuo piccolo ennesimo capolavoro non può essere registrato come critica d’Arte. E’ molto, molto di più…”. Il libro infatti non è una serie di illustrazioni didattiche delle opere di artisti ormai consacrati, bensì una sequenza di divagazioni di grande acutezza e profondità su creazioni artistiche di assoluto livello. Non spieghi ma scopri e fai condividere sensazioni ed emozioni che dai dipinti promanano, e che potrebbero essere sfuggite ai più. Se tu fossi nella redazione di una seria Rivista d’arte, potresti espandere queste tue doti naturali anche su autori contemporanei non sempre valutati secondo il loro valore (e lo sai bene), e potresti così anticipare quei consensi che il mondo riserverà loro quando, nel suo lento cammino, li avrà raggiunti e compresi. Come è accaduto a molti dei tuoi Pittori. Ammirazione senza limiti da sempre.

    • Ciao, Giuseppe, grazie per la tua gentilezza e perseveranza nel volere vedere il lato positivo delle cose.
      Il tuo intervento mi dà l’occasione per ribadire che non ho titolo per “insegnare” alcunché in campo artistico. Posso solo cercare di comunicare la mia passione per l’arte, seconda solo a quella per la musica.

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