UNA MELODIA IN MINORE

 

UNA MELODIA IN MINORE

Tre poesie
di
Anna Murabito

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musica di Edvard Grieg: “Air” dalla Holberg Suite

16 bis

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Corrono innocenti, i giorni.
Il primo autunno
è il vento dorato
il profumo di terra
i colori
degli alberi grondanti.
Bacco, ancora bambino,
guarda curioso i grappoli
li esplora con le mani.
Il primo autunno
è il vino immaginato.
Poi l’ambra s’insinua nel rubino
e lo confonde in una tinta ambigua
note oscure
spengono la magnolia
intimidiscono
le rose di settembre.
L’autunno striscia
come una miccia
ed esplode
nel rosso furore
della vite americana
nei rovesci smodati
nel verso dei gabbiani
che stride nelle città marine
come voce di strega.
Si schiantano i giorni
contro un sole invisibile.
Distese d’erba amara
circondano le case.
Nel grigiore del cielo
affiorano pietre
come ossa
nella faccia d’un vecchio.
Una candela accesa alla finestra
è un fuoco troppo piccolo.
La morte è un rinnovato stupore.

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Scende
la ghigliottina dei tramonti
sul respiro corto di Novembre.
Non ha scampo la luce.
I giorni franano
nelle pieghe della sera.
Per terra una scia di gelsomini
come caduti al fronte.
L’autunno è incontenibile
nel cielo vasto e smunto
nel mare che non trova colore
nel faggio
isolato sul pianoro.
La nebbia assorbe il sole
in un chiarore ostile:
quando i cespugli piovono
nel mattino
e la morte stilizza i suoi schemi
in alberi di ferro.
La nostalgia è impigliata
nelle pagine di un libro.
La voce del contralto
appende a un’illusione di luna
il grido delle foglie rosse.

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I fari frugano il primo buio.
L’autunno in incognito
non trova presa
nelle facciate delle case
nel metallo senz’anima.
Si nasconde
nei vicoli del vento
dove le foglie muoiono in esilio.
Sfuma gli aloni dei lampioni.
Bagna di nebbia
gli occhi dei passanti.
Il cielo mormora
storie di abbandono:
gli rispondono solo le grondaie.
Tra la folla l’autunno è uno straniero.
Lui conosce le perle di fiume
la stanchezza del grigioverde
i significati del silenzio.
Il suo tempo
è una frontiera di rimpianto
una melodia in minore.
Ha nel cuore un sentiero
amaro d’edera
e di fumo.
La città innalza dighe di frastuono
allaga le strade di note aliene
rozze come soldati di ventura.
I colori brucianti delle insegne
offendono la malinconia.
L’autunno
vaga tutta la notte
sogna sterpi
campi infiniti
senza orizzonte.
All’alba
posa scialli leggeri di brina
sulle ultime rose dei giardini.
Col giorno cercherà pagliuzze d’oro
negli occhi delle donne.

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Anna Murabito annamurabito2@gmail.com

UNA MELODIA IN MINOREultima modifica: 2022-02-17T15:55:18+01:00da helvalida
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2 pensieri su “UNA MELODIA IN MINORE

  1. Carissima Alida,
    mi hai fatto amare l’autunno, non soltanto per le poesie ma anche e soprattutto per le immagini, per il senso di “mélancolie” che da esse traspare. Quella dolce, mite , dalla quale non nasce pianto, non nasce disperazione, ma soltanto e per fortuna ”apaisement”.
    Santuzza

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