2 pensieri su “ARA GÜLER: Istanbul tra documento e poesia – Video

  1. Quando si viaggia in una nazione lontana, immancabilmente si vanno a visitare quei luoghi “da non perdere”. Che so, a Parigi la Tour Eiffel e Notre Dame, a Roma il Colosseo, eccetera. Perdendo inevitabilmente la vera essenza di quella nazione. Alida (e Carlo) oggi ci danno la possibilita’ non di visitare, ma di “vivere” in Istanbul. Guardando queste foto sembra di ascoltare la gente locale che parla e inveisce, di sentire gli odori e le puzze di Istanbul. Ci si puo’ sedere al caffe’ in compagnia dei turchi, fumare una sigaretta con loro, giocare a carte. Non c’e’ eleganza, non c’e’ bellezza ricercata in queste foto. Solo e sempre la realta’, spesso povera. Sguardi naturali, a volte disperati, come se la macchina fotografica non fosse li’ a riprenderli. Nessuno si mette in posa per sembrare piu’ bello. Queste sono le autentiche viscere di Istanbul. Un’esperienza unica.

    • Se le immagini del video suggeriscono un sentimento di verità, il merito è solo di Ara Güler. Io mi sono limitata a sceglierle e Carlo ha individuato la musica giusta. Ma ci sono tante verità in una città complessa come Istanbul e vale la pena di chiedersi il perché di una rappresentazione così parziale – senza luce e senza gioia – in un periodo in cui le libertà introdotte da Atatürk si affermavano nel Paese e lo stesso Güler ritraeva Sophia Loren e Brigitte Bardot, splendidi simboli di giovinezza ed esuberanza. Né mancavano in Turchia lusso, cultura e bellezza femminile.

I commenti sono chiusi.