HOROWITZ

Schubert Impromptu n.3 di Anna Murabito Di Vladimir Horowitz sappiamo tutto. La sua vita e i suoi rapporti con gli altri; i suoi pregi di grandissimo artista precoce, i suoi rovelli, le sue intemperanze. Fu assente dal palco per lunghi periodi: prima per tre anni in seguito a una malattia; poi per dodici anni, sconvolto da una nevrosi devastante. Conobbe … Continua a leggere

MUSICA 5

La musica è maschio. Non nel genere, neanche per i tedeschi. Loro che hanno “il luno”, “la sola”, “la mura”, poi hanno la musica al femminile. Ma la musica non è femmina. Perché non avvolge, non protegge, non accoglie e non riceve. Penetra. È un maschio violento e prevaricatore, così avrebbero detto le femministe. Non porta le mutande e le … Continua a leggere

MUSICA 4

Mahler Mahler conosce il bosco e la radura. L’acqua scorre lontana conducendo foglie tremanti di luce ed echi di canzoni. Folate si avvitano leggiadre e fuggono lasciando nell’aria un sospiro incompiuto. Cristalli di sole d’improvviso trafiggono la nebbia. Mahler conosce l’amore. Lo spinge sulla luna lo percorre sulle onde dense della voce del contralto in un’estasi sfinita che ignora il … Continua a leggere

MUSICA 3

Lettera a un’amica Ascolto molto Mahler in questo periodo. Fu un uomo molto sensibile e infelice nella vita privata. Sicuramente travagliato nella produzione artistica, col cuore nell’‘800 e lo sguardo nel ‘900. Capace tuttavia di dare un brivido della mente per la capacità di mantenersi in bilico tra i due secoli. Allunga le sue eleganti melodie, le stira, le dilata … Continua a leggere

MUSICA 2

Lettera a un amico Dovrei parlarti di Respighi, ma non sono forse la persona più adatta a parlarti di musica: non so suonare, non conosco nessun musicista, non assisto a un concerto da molti anni. Inoltre esula dalle mie conoscenze buona parte della musica lirica, che metto al livello delle belle canzoni napoletane dell’Ottocento. Una volta vista un’opera e assimilate … Continua a leggere

MUSICA

Lettera a un amico Non so da cosa nasca la sensibilità musicale. Si è portati ad immaginare pianoforti, parquet su cui scivolano silenziose domestiche, il signorino o la signorina che apprendono. Il mio mondo d’origine era molto povero, economicamente e culturalmente (mia madre sesta Elementare, mio padre seconda classe dell’Istituto Tecnico Industriale). Sottoproletariato, direi, perché nel mio ambiente non c’era … Continua a leggere

BREL: TRE CANZONI

Le plat pays Avec la mer du Nord pour dernier terrain vague Et des vagues de dunes pour arrêter les vagues Et de vagues rochers que les marées dépassent Et qui ont à jamais le coeur à marée basse Avec infiniment de brumes à venir Avec le vent de l’est écoutez-le tenir Le plat pays qui est le mien Avec … Continua a leggere