LA LUNA IN REGALO

una poesia di Anna Murabito

lunafragola 2

Mi guardo mentre vivo,
mi dico: adesso smetto
come ho fatto col fumo,
devo tornare indietro
cercare deviazioni
sperimentare danze
con passi laterali.
Ti dico: non ti amo.
Ma poi, ferma, mi arriva la tua voce.
Mi amerai, dici calmo.
E mi mandi la luna
che arriva, grande e chiara,
al posto della pioggia.
La guardo e lo sgomento
diviene seduzione.
La prendo in braccio.
Dove la metto? penso,
devo sgombrare casa
per farle posto.
E, sempre come in sogno,
arrivi tu.
Mi scruti, mi sorridi, mi confondi.
Mi togli tutto, mi lasci solo la luna,
il giocattolo nuovo.
Poi le tue mani
percorrono il mio tremito
vincono il mio silenzio.
E mi ritrovo con la luna in braccio
senza difesa
prigioniera:
non è vero, ti amo, dico piano.
Ti voglio fino al cuore
a segnare il mio tempo
ti sento nel mio cuore
mentre il Tempo si ferma.
Resta nell’infinito
lo stupore vivo
di un antico grido.

Anna Murabito      annamurabito2@gmail.com

LA LUNA IN REGALOultima modifica: 2021-06-25T18:07:54+02:00da helvalida
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2 pensieri su “LA LUNA IN REGALO

  1. Una poesia anomala nel mondo poetico della Murabito. Questa luna voluminosa, impegnativa le cade nelle braccia nel momento in cui aveva deciso di smettere… smettere cosa? un po’ tutto, superfluo ingombrante, ma arriva la luna, l’amore, inviata da lui e alla fine arriva anche lui che le toglie tutto, tutto ciò che è contorno della vita e le lascia la luna “grande e chiara” totalizzante come deve essere l’amore, così imponente che nell’anima lei si sente “senza difesa, prigioniera”, ma la nuova situazione le offre alla fine la via d’uscita: lui, che le “entra nel cuore mentre il Tempo si ferma”. Ansia, nobiltà, sincerità sostengono le parole che raccontano una vicenda come sognata. Si guardava mentre viveva in una sorta di estraniamento e alla fine sente lo stupore vivo dell’antico grido. La luna ha prodotto il sortilegio. Racconto di un fatto, leggero e grave. Chi scrive così oggi?

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