TRITTICO ESTIVO

TRITTICO ESTIVO

tre poesie di Anna Murabito

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Musica di Modest P. Musorgskij: “Una notte sul Monte Calvo”

Guttuso I bagnanti

Quando l’Ovest agonizza
ferendo fino a sera
l’estate
irresistibile e sinistra
travolge il respiro.
Ha un’anima impura, l’estate.
Si stende insolente
sulle spiagge sguaiate
sui corpi leccati dal sole.
Un’implacabile monotonia di luce
toglie alle cose gli angoli segreti
toglie ai volti lo schermo del pudore,
abbacina e uniforma
in una crudele salva
di colori saturi.
Ha un’anima plebea, l’estate.
È l’ospite d’onore
nelle vocianti tavolate
dove s’imbandiscono sacrifici
di scorze arcuate di cocomero
tagliate al vivo,
gondole che mai vedranno il mare.
Ha un’anima fatua, l’estate.
Rende credibili
le foto della gioia
l’inganno dei capelli al vento.

guttuso cactus con lucchetto

E di nuovo dilaga, l’estate.
Toglie l’ombra al silenzio
la linfa alla gardenia.
Ovunque sparge i suoi colori nudi
riccioli barocchi
sovrabbondanze.
Sui pruni l’aurora
si accende come torcia
e la promessa ambigua
bisbigliata
dal “falso gelsomino”
già diviene clamore
invade le siepi
fiacca il respiro.
Vorrei il mare di Grieg
l’erba del mattino
angeli silenziosi
con un solo gioiello
sull’abito da sera.
Vorrei incontrare un uomo
trafitto
dalla tristezza del mondo.
È una condanna
questa teoria di giorni
tramortiti
da uno splendore ebete
da un cielo sempre blu
da canzonetta
dipinto con la tempera
di sogni elementari.
Stagione incatenata
allo stridore di cicale folli.
Vanagloria
di fuochi d’artificio
sul deserto.

Guttuso odio l'estate

Una calura densa
sulla città,
uccello di sciagura.
Piombo nel cielo.
Piombo nelle ali.
Conquista le strade inermi
e si allunga sul porto
sovrana.
Si fonde
con l’odore dolciastro
del catrame vischioso,
infine si addormenta
sospesa al suo respiro fermo.
Un velo d’acqua putrida
ristagna
sotto le chiglie delle barche
assopite all’ormeggio.
Le membra sono intrise
di un languore fluido
un’inerzia maligna
irretisce la mente.

Anna Murabito      annamurabito2@gmail.com

TRITTICO ESTIVOultima modifica: 2021-07-04T11:18:24+02:00da helvalida
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4 pensieri su “TRITTICO ESTIVO

  1. Questo trittico è esemplare della differenza tra chi scrive poesie per mostrarsi poeta, e si abbassa alle confessioni più banalmente romantiche, e chi poeta è veramente, e la poesia, come Baudelaire, la trova dovunque.
    Forse perché essa è un modo di sentire la realtà, che è dato soltanto a pochi privilegiati che hanno saputo usarla per raccontare una guerra selvaggia, come Omero, o per scrivere un trattato d’agricoltura, come Virgilio.
    Anna Murabito in queste tre poesie non ci racconta nulla di sé, ma si fa eco di una realtà che è di tutti, e che lei riesce a trasfigurare con la magia delle parole, delle immagini, delle emozioni. L’estate di cui ci parla non è attenuata da un parasole o dalla civetteria di un bikini, è la maestà della natura, come si manifesta con tutta la sua violenza, quale che sia la stagione. Nell’aria ferma e afosa dell’estate la poetessa percepisce la stessa intensità di una tempesta di mare, perché il suo animo è così sensibile che anche l’odore del gelsomino per lei rischia la pornografia.
    Quello che rimane costante è l’incanto di una continua invenzione, di un’eleganza che non scade mai, di una fantasia scatenata. Una fantasia allegra, come le fette di cocomero trasformate in gondole, ma più spesso visionaria e capace di animare le brume, le acque morte, il silenzio.
    Le poesie di Anna Murabito ci riscattano dalla schiavitù di mille componimenti dissonanti, di mille canzonette d’amore, di mille lamenti di amanti abbandonati. La poesia è nella vita, ma per percepirla bisogna essere vivi. Ad un livello superlativo.

  2. Dopo tali poesie e altrettanto bella recensione di Gianni non resta che lasciare spazio alle emozioni e ringraziare ancora Alida di farcene dono.

    • Grazie Ivana.
      Mai estate fu più adatta alle invettive: già una decina di giorni a quaranta gradi, sabbia del deserto, tonnellate di cenere dell’Etna, piogge di lapilli che mettono i brividi. Ne ho già scritte un altro paio, di poesie contro l’estate. 🙂

  3. Anna Murabito espone nella vetrina del blog un Trittico di incisioni che ritraggono l’estate. La prima descrizione fa parte della straordinaria raccolta di poesie “Parole Naufraghe”dove si trova il meglio della produzione poetica della Murabito. Tutte e tre le poesie, affiancate dalla Notte sul Monte Calvo di Musorgskij, ci danno una immagine piuttosto opaca dell’estate, che viene anatomizzata in tutte le sue possibili angolazioni, tutte nell’elegante rifiuto del concetto consunto della “Bella Estate” di pavesiana memoria. E indovinata è allegazione della Notte sul Monte Calvo con le sue allusioni di sabba stregoneschi propri della notte di San Giovanni. Estate inquietante, frugata con puntiglio in ogni sua parte d’ombra, con la ricchezza di immagini propria della Murabito. Ne rimaniamo, come sempre, stupiti.

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