una poesia di Anna Murabito
Oggi è stato il vento.
Nell’autunno che cresce
ho sentito la sua mano
intrisa d’ombra.
Portava immagini lontane
luoghi vacillanti della memoria.
L’eterno sentore di fumo,
l’odore malsano
dei fiordi argillosi,
le mele cotogne allappanti
che fanno nere le mani.
E felci infinite lungo strade
oniriche
fari nel mare
come un’apparizione
mentre l’Oceano innalza
il suo grido di guerra
e conquista spiagge
grigie di malinconia.
Campanili tagliati al vivo
contro un cielo
di seta verdastra
nel Nord scostante
e luterano.
Dove invece mite è la brezza
richiami dorati
nella luce radente
e il miele inonda
i volti e le case
prima che un pianto di cenere
chiuda i colori
e ne plachi il fermento,
poi un freddo improvviso
taglia l’illusione.
Oggi è stato il vento dell’autunno
con la sua canzone
di nebbia e di rame.
Ha aperto il melograno
sulle alghe putride.
Ha mescolato il passato.
Ha disegnato la notte.
Anna Murabito annamurabito2@gmail.com