una poesia di Anna Murabito
Ti prendo e ti nascondo
in una stanza di luce
per vederti sempre.
Solo io ho la chiave.
Ti osservo, sospeso
sul bordo della vita,
mentre ti commuovi con Schubert
rimproveri Caikovskij:
i tuoi giovani amici
sconfitti dalla sorte.
E ti porto ogni giorno foglie nuove
pulsanti di primavera asprigna
ti porto foglie stanche
gementi d’inconsolabile tristezza.
Come l’uccello giardiniere
trascino in casa
pagliuzze colorate
biglie
profumo di pastelli.
E inconsistenze d’oro
dove la pioggia splende.
A volte sto in silenzio
ti do metà della mia pesca
e complice ti guardo
mentre con gli occhi chiusi
l’assapori.
Se fossi il gatto di Chagall
ti offrirei un topo che vola.
annamurabito2@gmail.com
TI PRENDO E TI NASCONDOultima modifica: 2022-04-10T18:11:08+02:00da
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Carissima Alida, l’Immaginifica, grazie e bentornata al lavoro. Ci sei mancata.
Cambia il quadro ma la mano è sempre quella. Colore, invenzione, sorriso… bellissima composizione. Ancora.
Cara Alida
vorrei avere il tuo dono per poter esprimere con parole migliori le emozioni che mi suscitano le tue poesie sempre colme di nuove invenzioni.
Mi colpisce la passione che traspare da questi versi.
Da essi traspare anche un impegno, una tenerezza, una condivisione, una umiltà che mi inducono a classificarli come “Un inno all’amore”.
Santuzza.
Grazie, veramente, a tutti.
“Impegno”, “umiltà”: parole che suonano sorprendenti se riferite all’amore. E invece.